mercoledì 20 ottobre 2010

primo parto!

Una delle cose che mi colpiscono, rispetto alla nostra realtà, è l’assoluta mancanza di timore delle ritorsioni medico-legali che c’è per il personale qui. Basta vedere la superficialità con cui si gestiscono aspetti come la compliazione corretta della cartella clinica o dei consensi informati.
La vera paura è delle ritorsioni nel vero senso della parola. Qui il paziente non ti minaccia con un “se a mia moglie succede qualcosa io ti denuncio!” ma con un più convincente “se a mia moglie succede qualcosa ti ammazzo!” e in effetti nessuno dubita della serietà con cui prendono queste parole……quindi tutti tendono a essere abbastanza “schisci” quando ci si trova in situazioni di scontro o di conflitto con i pazienti o i familiari. Per ora con noi c’è ancora l’atteggiamento di rispetto nei confronti del grande specialista che arriva da oltreoceano...ma come dire, meglio non verificare di persona!!!

Ieri sera è finalmente arrivato anche per me il momento di cimentarmi con l’assistenza al parto!
Doveva essere una cosa semplice visto era il NONO figlio (cosa che qui non è affatto strana!) peccato che la creatura pesasse ben 4840gr!! Un gigante! Menomale che c’era Irene, sennò forse mi sarei slogata una spalla!
Questa è solo una delle mille cose che vorrei raccontare, accaduta al termine di una giornata intensa che si è poi conclusa con un rocambolesco rientro a casa: visto che ci eravamo fermate fino a tardi in ospedale e non trovavamo più taxi, onde evitare di rimanere tutte sole e indifese in giro per san lorenzo, irene ha chiesto a un gruppetto di gente fuori dal pronto soccorso se andavano verso il centro e ci hanno caricate entrambe su uno dei loro buffi “apecar” trainati da una moto, otto persone  tutti ammassati dietro in equilibrio precario, a una minima salitina siamo anche dovute scendere a spingere!
Pur seduta in bilico sul bordo dell’apecar, pensavo che non avrei cambiato per niente al mondo quel rientro a casa con il mio solito viaggio sul’atm o sulle nord!





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