lunedì 11 ottobre 2010

primi giorni in ecuador

Ho deciso che questo è il modo più semplice per restare in contatto con tutti quanti....qui la connessione va e viene e devo limitare al massimo il tempo che passo al computer, e poi evito di intasare la casella di chi magari non è interessato ai miei racconti!!
 
Ora posso raccontare qualcosa, anche se ci sarebbero già troppe cose.
Posso dire che la popolazione di san lorenzo sembra fuori dal mondo, come il paesino stesso, e ciò è più che comprensibile se si pensa che qui, fino a 20 anni fa, si arrivava solo via mare perchè non c'erano strade. tra qualche giorno entrerà in funzione il nuovo generatore elettrico, e non dovrebbe più succedere il classico blackout che ogni due per tre lasciava al buio completo il paese, sala operatoria compresa. Il sindaco attuale sembra molto attivo e molto impegnato, sta facendo asfaltare le strade, e quindi anche le vie principali assumono un aspetto più dignitoso. 
 
I casi che abbiamo visto in ospedale sono già stati abbastanza istruttivi sulla situazione generale, la metà del reparto di degenza è occupato da situazioni drammatiche, già due casi di aborto avvenuti in seguito a percosse da parte del marito, aborti provocati, preeclampsia non trattata perchè la maggior parte dei medici delle comunità rurali non hanno ancora ben capito i dosaggi dell'aldomet......insomma, di tutto di più.
Comunque l'ambiente tra il personale dell'ospedale è molto piacevole, siamo addirittura capitati ad una festa d'addio per un medico che finiva il tirocinio, e abbiamo assistito a una super performance del direttore al karaoke (ebbene si, ho cantanto anche io! ) e degli altri (e di irene!!) scatenati nelle danze latinoamericane!!
 
comunque, solo un aneddoto per condividere lo spaesamento......chi fa il medico capirà! chi non fa il medico può saltare questa parte!
Primo giorno a san lorenzo. ore 17.30 irene ha organizzato una piccola cerimonia col prete per dare la benedizione alla casa degli operai che stanno ristrutturando la maternità, e farli sentire accolti e benvoluti, visto che stanno partecipando a costruire "il posto in cui viene accolta la vita che nasce" (...non avevo mai pensato di dire queste cose agli operai che stanno facendo i lavori in mangiagalli!!!)
finito il brindisi il ginecologo william espone a irene un problema: ha fatto ricoverare una paziente che ha una grossa cisti ovarica, con l'idea di operarla domani, ma ha appena scoperto che domani non ci sarà nessun anestesista, il direttore è a un corso di aggiornamento (ed è uno dei due anestesisti) e l'altro è il ferie. Breve consulto tra irene e il direttore ed è presto fatto. Si decide che la operiamo stasera!  il direttore si offre di venire alle 20.00 per farle la spinale, l'infermiera si ferma per aprire la sala, e irene strumenta. che problema c'è???? e così ore 21.30 la paziente è operata, e il problema è risolto!! 
 
Uno dei lavori che irene ha programmato per noi consiste nel partecipare alla formazione dei medici o dei vari "promotori di salute" che lavorano nei villaggi sperduti, così che possano riconoscere le situazioni che non possono essere gestite da loro, le donne che non possono partorire nel villaggio, stilando delle specie di protocolli che siano facili da usare, e questo è molto interessante perchè presuppone un progetto, qualcosa che debba continuare a funzionare anche quando non ci sarà più il gemellaggio. Ormai irene è da anni che lavora su questi punti, e sono stati raggiunti grandi risultati, ma c'è ancora tanto da fare, ovviamente l'intento non è quello di convincere tutte le donne a partorire in ospedale, ma almeno far capire che in particolari, limitate situazioni, bisogna rivolgersi all'ospedale. E con questo già si evitano un sacco di casini.
 
Ieri uno dei missionari (che, nota di costume, prima di diventare prete faceva il TORERO!!) ci ha portato a fare un giro in alcuni villaggi sperduti sugli isolotti tra le mangrovie, ed è stata un'esperienza meravigliosa, a iniziare dallo "sbarco" avventuroso con le gambe nel fango fino a mezzo polpaccio, tipo sabbie mobili! Avrò modo di parlare in separata sede, con chi è interessato, di tutte le cose viste e vissute!
 
insomma, è tutto molto riduttivo, e il tempo per scrivere troppo poco, spero di cogliere e fermare nella mia mente almeno la metà delle cose che mi colpiscono, sperando che ogni singola cosa lasci una traccia che mi permetta di non dimenticarla.
 
Per ora da San Lorenzo è tutto.....diciamo così!
Un abbraccio a tutti
Elisa

3 commenti:

  1. le mangrovie mi incuriosiscono... aspetto i racconti!ale

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  2. Brava Eli! Sono fierissima di te! :)
    Ciami

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  3. Grande Eli!
    Scrivi quando puoi, che è un'esperienza interessante soprattutto per chi, come me, sta davanti a un computer tutto il giorno ad occuparsi di cose futili...

    Ma fammi capire una cosa: non ci sono le strade asfaltate, ma riesci comodamente ad accedere a internet? :-)

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