martedì 2 novembre 2010

giro di boa

E' passato un mese dall'arrivo in ecuador. E mi sono accorta che è già passata una settimana dal mio ultimo post...e mi sono trovata a chiedermi perchè?! cos'è successo in questi giorni, di così importante da impedirmi di scrivere? in realtà non ho trovato una risposta, non è successo niente di eclatante, ma la quotidianità di qui, che è diventata sempre più parte di me, mi ha completamente distratto e rapito, e i giorni sono volati senza il tempo di scrivere.
Ci sono momenti che non sono così importanti da dedicargli un intero post, ma che sommati uno dopo l'altro, e l'altro ancora, costituiscono quel qualcosa che mi renderà estremamente difficile staccarmi da questo posto.
Può essere un momento di chiacchiera davanti a un frullato di papaya con dei colleghi, che scopro così lontani ma così vicini, un momento di confronto con i padri della missione, che mi restituisce il senso di "perchè venire a san lorenzo", e cosa può lasciare questa esperienza alla mia vità quotidiana in italia, oppure assistere un parto, uno come tanti, di quelli che ne hai visti a bizzeffe, ma stavolta tocca a te e devi mettercela tutta, oppure può essere una scorpacciata di gamberi con una bella birra fresca, incontrare per la strada qualcuno che si conosce, e salutarsi come se ci si conoscesse da sempre....o che altro.....la quotidiana testimonianza di irene che ogni giorno mi mostra un modo diverso di vivere questo lavoro, e che spero dia frutto anche nella mia realtà di tutti i giorni, oppure anche la partecipazione all'avanzamento dei lavori del nuovo reparto di maternità, che è forse uno dei contributi più impegnativi e di responsabilità, una delle sfide più grandi di questo progetto, anche se può sembrare semplice dire "costruiamo un ospedale"! Tra tutte queste cose che renderanno difficile il distacco ci sono di sicuro la gratitudine e l'interesse del personale per le lezioni di formazione, le domande e la curiosità che mostrano un desiderio di imparare e di crescere, l'impegno delle suore che lavorano in ospedale che ce la mettono tutta per sostituire un insufficiente servizio sociale, prendendosi carico dei casi disperati, quelli che altrimenti rimarrebbero senza alcuna tutela e alcuna possibilità di giustizia, e che a volte ci chiedono aiuto perchè tutto ciò va al di là delle loro competenze, anche se fanno già molto piu di quello che è umanamente possibile. Avrei tanti altri esempi, ma tante cose devono ancora sedimentare. E forse non ho ancora tutta questa voglia di pensare davvero al momento in cui dovrò fare le valigie.
Per ora mi godo questi giorni di vacanza, da ieri, una settimana in giro per i luoghi più caratteristici dell'ecuador, e finalmente si può dormire un po'! irene dorme già alla grande, per la prima volta sono io quella che tiene acceso il computer!!
Ma voi lo sapevate che in Ecuador si mangia da dio!!?? temo che tornerò ingrassata....qui è un continuo provare specialità locali, buonissime, fare una settimana di dieta al mio ritorno, ma per ora me le godo tutte!
buonanotte e a presto
elisa (domani alle terme di papallacta)

1 commento:

  1. E adesso è passata già un'altra settimana e torni a lavorare!! Capisco la tua stanchezza e il bisogno di dormire... Ma io l'anno scorso non ho fatto in tempo ad andare alle terme diPapallacta... mi dovrai raccontare tutto!!!
    Baci, Chiara

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