lunedì 15 novembre 2010

giorno dopo giorno

Come era prevedibile, succedono molte più cose di quante riesca a scriverne regolarmente, e così cerco di fermarne giusto qualcuna, visto che nei prossimi giorni ne succederanno moltissime altre, e rischierò di perdermi in tutte queste esperienze, se non faccio un po' di ordine e metto giù qualche pensiero!
Innanzitutto ho compiuto gli anni. Per la prima volta lontano da casa! La giornata è stata condita da un po' di nostalgia, ma appena irene è tornata da esmeraldas mi ha fatto tornare l'entusiasmo con una piccola festa a sorpresa con un po' di gente dell'ospedale che ci ha raggiunto a casa dopocena! già questo mi ha riempito di allegria, e mi ha fatto di nuovo sentire "a casa" anche se in modo diverso. Ma la vera festa è stata venerdì sera! Venerdi era il compleanno di agostino quindi abbiamo fatto una doppia festa, in grande, sempre al mitico karaoke (che sembra il divertimento più apprezzato qui, soprattutto per l'alcol che circola tra una canzone e l'altra!) inutile dire che è stato davvero emozionante, persone che fino a 40 giorni fa non conoscevo, e che hanno condiviso con sincero divertimento il mio compleanno, balli interminabili (ormai la mia passione per i balli latinoamericani è dichiarata!) il direttore che dopo mezza bottiglia di whisky monopolizza il microfono e la pista da ballo, e tutto quello che può rendere divertente una festa! Tutti i partecipanti sono stati molto contenti della serata e questo mi ha reso davvero felice!

Il giorno successivo, stanchi morti per le ore piccole della sera prima, tornando dall'ospedale ci sentiamo chiamare da una casa...ed ecco il direttore che ci invita a entrare in casa sua per condividere un momento di "cazzeggio" con la sua famiglia e i suoi amici: un gruppetto di colombiani che stavano cantando e suonando fisarmonica, tamburo, chitarra, e proponendo il repertorio dei loro brani tradizionali! E' stato un momento abbastanza surreale, ma molto divertente e caratteristico, uno scorcio di vita familiare in cui lui era molto felice e orgoglioso di mostrarci la sua cultura, le sue tradizioni.

Altra gag della giornata...le suore in ospedale mi avevano chiesto di cucinare il risotto per insegnargli...e sono rimaste allibite che il "risotto" non si cucinasse con la busta del risotto pronto knorr, che hanno loro! Continuavano a dirmi, mentre soffriggevo la cipolla, "e questa busta (il risotto pronto) a che punto si aggiunge?"!!! gli ingredienti erano moooolto carenti rispetto a quelli che avrei dovuto usare,e in italia sarebbe stato un risotto immangiabile, ma qui era delizioso!!

L'ultimo aneddoto che vi racconto è molto più che surreale. La domenica pomeriggio, dopo l'ospedale, ho accompagnato un padre missionario che andava in un villaggio nella foresta a dire messa, visto che in quella zona non c'ero ancora stata. Ci siamo messi in viaggio su una "camioneta" io, il padre, e due signore di san lorenzo. Durante la messa mi sono accorta che c'era una famiglia vestita a lutto, e le due sciure che erano con me mi hanno spiegato che era la "novena", cioè nove giorni dalla morte di un uomo sulla sessantina, e la novena è in pratica la cerimonia in cui si chiude il lutto,e lo spirito del defunto può finalmente raggiungere l'aldilà. Finita la messa, io mi dirigo verso la camioneta pensando di tornare a casa, invece mi dicono che dobbiamo passare dalla casa della vedova per salutare. Ci addentriamo nel villaggio, entriamo nella casa e....mi trovo in una sorta di veglia funebre, con una cinquantina di donne che pregano davanti a una specie di finta bara ( il monumento al defunto), gente che va, gente che viene, gente che chiacchiera, gente che prega, e in mezzo un tavolo apparecchiato per 4. Sentendomi un po' di troppo (non conoscevo nessuno, e nessuno conosceva me!) cerco di posizionarmi nel posto più defilato della stanza, e tutte mi dicono "no no, doctora, aqui!!" ...a parte che come fate a sapere chi sono.....comunque, mi hanno fatto sedere a uno dei 4 posti della tavola apparecchiata, e poi si sono seduti il padre e le due signore, e mi hanno spiegato che dovevamo mangiare! in pratica la famiglia avrebbe dato la cena a tutti, ma siccome noi dovevamo rientrare, per noi era già pronto! Io pensavo che nessuno si fosse accorto neanche della mia presenza, e mi trovo un tavolo apparecchiato con un piatto pieno per me! Con un po' di fatica (cibo pesantino...) ho mandato giù tutto, ancora incredula di trovarmi in una situazione così assurda....il tutto di fianco alla finta bara, con le foto del morto, e la gente che pregava urlando le litanie funebri!

Vabè, domani parto per 4 giorni di "recorrido", cioè la visita comunitaria in alcuni villaggi che non riescono ad accedere all'ospedale, e così ogni mese un'equipe di salute li raggiunge e porta i farmaci per le malattie più frequenti, e si raggruppano tutte le visite del mese. Io mi occuperò della parte ostetrico-ginecologica, un altro medico locale farà tutto il resto. Sono felice di poter sperimentare questa attività, che è una delle più importanti per il progetto che irene porta avanti da tanti anni, la connessione tra territorio e ospedale, in modo che ogni posto anche il piu sperduto sia sempre raggiunto da qualcuno che raccoglie informazioni su cosa succede, che problemi di salute ci sono, raccolta dati, casi da portare in ospedale, casi da inviare in ospedali più dotati. Tutto questo è possibile grazie all'ospedale di San Lorenzo (cioè irene) e al vicariato apostolico, che organizzano tutto ciò, e offrono la formazione continua dei vari operatori che lavorano in questi villaggi e che costituiscono una rete per cui ogni villaggio, anche il più lontano, può far riferimento a un centro più grande, che a sua volta riferisce all'ospedale.
Insomma, forse la mia spiegazione è confusa, ma presto saprò dire di più...per ora spero di essere all'altezza di questi 4 giorni, e di tornare sana e salva!
A presto e un abbraccio a tutti!
elisa


Ps: anche oggi ho tralasciato di raccontare i casi visti e le situazioni vissute in ospedale...mi dilungherei troppo e gli amici non medici potrebbero annoiarsi..magari più avanti, o magari a milano....vedremo!

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